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Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci

Le lesioni cartilaginee sono ancora più frequenti in pazienti che oltre a questo farmaco soffrono anche di fibrosi cistica (7)(8). Generalmente i pazienti che fanno uso di tale farmaco, a causa delle proprietà condrotossiche e tendinotossiche dello stesso, tendono a sviluppare i sintomi condropatici (artralgia con o senza mialgia) associati a patologie extraarticolari (tendinopatie), generalemente dopo due settimane dalla somministrazione (9)(10). L’interruzione di questi farmaci determina una risoluzione dei sintomi tra le 2 settimane e i due mesi (3)(5)(7).

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno cominciato a investigare su molte palestre della Capitale e hanno arrestato quattro persone, tutte accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti e steroidee vietate. Sono stati denunciati anche 44 ragazzi, soprattutto personal trainer, con le accuse di detenzione illecita di anabolizzanti, ricettazione e utilizzo di farmaci al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti. Questi giovani sono stati sorpresi dai carabinieri mentre assumevano direttamente o prescrivevano ad altre persone le sostanze vietate, questo noncuranti dei gravi rischi per la salute che comporta la loro assunzione. In tutto i militari hanno sequestrato oltre 10mila pasticche circa 8mila fiale tra nandrolone ed efedrina, ormoni della crescita e farmaci comuni come insulina.

Le cause indirette di trombosi nei bodybuilder: dalla vasodilatazione alla compressione delle vene

L’uso prolungato di corticosteroidi può indurre una miopatia simmetrica, asintomatica caratterizzata da atrofia e debolezza muscolare soprattutto al livello pelvico senza segni neurologici. Anche in questo caso la patologia è associata ad elevati dosaggi di corticosteroidi e tende a svilupparsi in breve tempo (dopo qualche settimana o mese). Le caratteristiche descritte in precedenza in associazione a una completa risoluzione con la riduzione del quantitativo di dosaggio determinano la specificità di questo quadro clinico (28).

La miopatia indotta da farmaci potrebbe svilupparsi anche diverse settimane dopo l’inizio della terapia ma tende a risolversi quasi immediatamente dopo l’interruzione del farmaco (66). Nella famiglia dei disturbi periarticolari, sempre di largo interesse e di comune riscontro nella pratica clinica del fisioterapista, ci sono anche le entesopatie. I retinoidi (acitretina e isotretinoina) sono una famiglia di farmaci utilizzati per la cura delle dermatosi croniche severe, derivati della vitamina A.

Patologie del tessuto connettivo indotte da farmaci

Partendo dall’assunto per cui la diagnosi differenziale fisioterapica è il risultato di un complesso processo di ragionamento clinico e presa di decisioni diventa cruciale per il fisioterapista essere a conoscenza di potenziali disordini muscoloscheletrici causati dall’uso e dall’abuso dei farmaci. Le calcificazioni periarticolari sono un potenziale effetto a lungo termine di infiltrazioni con corticosteroidi in particolare nelle articolazioni delle dita. Le stesse infiltrazioni di corticosteroidi consigliate per la cura delle discopatie a seguito di eruzione erniaria possono accellerare la degenerazione all’interno del disco e favorire la formazione di calcificazioni e quindi un peggiore dolore e una maggiore compressione nervosa (39). Tra l’1 e il 4% di pazienti che subiscono un’infiltrazione intrarticolare di corticosteroidi si sviluppa un processo infiammatorio localizzato dopo poche ore dall’infiltrazione che si risolve spontaneamente o con farmaci antiinfiammatori non steroidei (di seguito NSAIDs) e ghiaccio.

Il fisioterapista deve quindi sempre considerare, nel delicato momento clinico del processo diagnostico, una potenziale origine iatrogena del disturbo muscoloscheletrico o reumatologico(5). “I rischi per la salute legati all’utilizzo prolungato di steroidi oramai sono piuttosto ben documentati”, spiega Tom Heffernan, coordinatore dello studio apparso sul The Open Psychiatry Journal. Il forte impatto che questa tipologia di farmaco ha sul sistema muscoloscheletrico ne ha relegato l’uso solo a serie patologie infettive dell’età pediatrica e adulta che non rispondono alle terapie conservative (11).

Le citochine tra cui l’interferone alfa, usate contro l’epatite così come anti virali e anti tumorali, a causa del loro effetto immunomodulante, possono portare a patologie autoimmuni come patologie tiroidee e (anche se molto raramente) a patologie del tessuto connettivo (Lupus Eritematoso Sistemico) (20). L’interferone potrebbe indurre artralgia, poliartriti infiammatorie ed esacerbare una artrite preesistente da epatite C. Questi eventi avversi possono essere curati tramite l’uso di NSAIDs o prednisone o l’interruzione della terapia con interferone. A parità di farmaco somministrato i disordini muscoloscheletrici conseguenti possono variare profondamente da un paziente all’altro sia al livello di presentazione clinica che al livello di severità a causa di differenti variaibli (fattori genetici, fattori ambientali, dose del farmaco, durata della somministrazione)(3).

I sintomi della trombosi nei bodybuilder

Coinvolti in questo giro di sostanze illegalmente assunte sono allenatori e anche appassionati di bodybuilding, che per gonfiare i muscoli più velocemente si fidavano dei consigli dei più esperti e assumevano ogni tipo di sostanza dopante. Gli antibatterici chinolonici sono una tipologia di farmaco antibiotico che viene utilizzato per trattare serie infezioni pediatriche e dell’età adulta (6)(3). Esiste una correlazione tra antibatterici chinolonici (acido nalidixico) e fluorochinolonici e lesioni cartilaginee soprattutto nelle articolazioni sottoposte al carico corporeo. Il precoce riconoscimento di effetti avversi eviterebbe esami superflui, l’identificazione dell’agente causale permetterebbe inoltre una rapida risoluzione della sintomatologia.

Disturbi ossei indotti da farmaci

Le tendinopatie sono un disordine muscoloscheletrico molto comune nella pratica clinica del fisioterapista e anche questa categoria diagnostica può essere indotta dall’uso e dall’abuso di determinate sostanze. Il fluorochinolone è il farmaco maggiormente studiato per i suoi effetti collaterali sulle patologie tendinee in particolare sul tendine d’Achille. Tale farmaco agisce sui tendini a causa del suo effetto tendinotossico che induce apoptosi delle cellule tendinee. È stimato che 3,2 casi su 1000 di tendinopatia Achillea e tra il 2 e il 6% delle rotture del tendine d’Achille in pazienti con più di 60 anni venga determinato dai chinolonici, soprattutto se gli stessi pazienti svolgono anche terapie cortisoniche e hanno problemi renali (31)(32).

Pazienti che prendono dosaggi terapeutici di colchicina per un periodo prolungato possono andare incontro a miopatia prossimale combinata a polineuropatia soprattutto se i soggetti già soffrono di insufficienza renale e se fanno già uso di ciclosporina. La presentazione clinica oltre alla debolezza dei muscoli prossimali steroidi nel bodybuilding evidenzia areflessia distale e perdita della sensibilità (28). Le infiltrazioni di acido ialuronico, sebbene identificate come mezzo per trattare le osteoartiti di ginocchio, possono in alcuni casi sviluppare reazioni locali come dolore articolare o sinovite acuta che possono mimare un’infezione articolare (16)(17).

“I nostri risultati suggeriscono che l’utilizzo prolungato di queste sostanze ha un impatto significativo sulla memoria e sulla capacità di ricordare eventi della quotidianità. Un fenomeno che può influenzare diverse sfere della vitaquotidiana, compresa quella interpersonale, lavorativa, l’educazione, e la salute, vista l’importanza fondamentale che ha la memoria nella vita di tutti i giorni”. Esistono inoltre altri farmaci (anticorpi antinucleari e anticorpi anti-Scl-70) che possono indurre una sindrome simil sclerodermica (caratterizzata da rigidità e sclerosi della cute, fenomeno di Raynaud e mialgia) una cui interruzione determina la risoluzione della patologia (29). La Bleomicina, i derivati della penicillamina, gli alcaloidi, i soppressori dell’appetito, gli anticorpi anti-ds-DNA (come gli agenti anti-TNF), l’etosuccimide, le citochine e il fosinopril sono tutti farmaci che possono determinare la genesi di patologie simil sclerodermiche (30).

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